Lavori di asfaltatura Via Testi a Via Fornarina dal 6 Novembre 2017

Si comunica che da Lunedì 6 Novembre 2017 VIA TESTI E VIA FORNARINA saranno  interessate da lavori di esecuzione di nuovo manto stradale.
Tali lavori avranno durata indicativa di circa 10 giorni e comporteranno  l'istituzione di senso unico alternato e un parziale restringimento della carreggiata principale con divieto di sosta da ambo i lati. Verranno inoltre chiuse al traffico per un periodo temporaneo limitato alcune immissioni secondarie.
Verrà garantito il transito ai residenti, ai mezzi di soccorso e ai mezzi pubblici.
La fascia oraria in cui è prevista l'esecuzione dei lavori è compresa tra le 8,30 e le 17,30 e, per quanto possibile, saranno adottate opportune misure rivolte alla riduzione dei disagi.
Le modifiche alla viabilità e alla sosta saranno puntualmente indicate con apposita cartellonistica e segnaletica di cantiere.
La durata indicativa dei lavori sopra riportata, in caso di maltempo, potrà prolungarsi fino all'ultimazione dell’intervento stesso.
Il Servizio Progettazione Infrastrutture Manutenzione Faenza resta a disposizione per ulteriori informazioni.

Palazzo del Podestà - ASSE 5 POR FESR



LAVORI PRIMO STRALCIO PALAZZO DEL PODESTA'
"NUOVO PADIGLIONE FAENZA NEL CUORE DELLA CITTA'" 
COFINANZIAMENTO ASSE5 POR FESR


CO FINANZIAMENTO EUROPEO ASSE 5 POR FESR:

Il Comune di Faenza ha partecipato al Bando europeo Asse 5 POR FESR ha vinto un finanziamento pari al 50% della spesa sotenuta.

La Convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Faenza per la realizzazione del progetto finanziato nell’ambito dell’Asse 5 del POR FESR Emilia Romagna 2014-2020 in attuazione dell’Azione 6.7.1 riguarda “Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale, nelle aree di attrazione di rilevanza strategica tale da consolidare e promuovere processi di sviluppo”.
Il Comune di Faenza è quindi nella disponibilità di procedere con i lavori di restauro, risanamento conservativo consolidamento e rifunzionalizzazione di Palazzo del Podestà con la finalità di attrattaore turistico per la città.

FINALITA' COMPLESSIVE:

Oggetto dell'intervento è il Palazzo del Podestà, edificio medievale nel pieno centro della Città di Faenza, sede al tempo del potere civile cittadino, ora inutilizzato per problematiche di agibilità e i doneità di spazi e impianti. L'intervento comprende il restauro della grande "Sala dell'Arengo", la realizzazione di impianti e l'acquisizione di attrezzature. L'edificio, a seguito del restauro, sarà dedicato essenzialmente a veicolare l'offerta turistica del territorio attraverso una funzione di portale di accesso dei visitatori e di contenitore di eventi, culturali, espositivi, artistici. In questo modo il Palazzo del Podestà potrà essere restituito alla Città come "Padiglione Faenza", prosecuzione ideale dell'esperienza dell'EXPO 2015, sito permanente e dinamico dedicato all'accoglienza turistica dei visitatori. Al suo interno, con moderne tecnologie, verranno presentate, in modo innovativo e dinamico, le principali vocazioni del territorio, scandite dal calendario delle manifestazioni consolidate, dalla stagionalità e dalla vivacità del tessuto culturale ed associativo della Città. Ai tematismi storici come quello della Città d'Arte saranno affiancati vari nuovi filoni emergenti dell'offerta turistica regionale come ad esempio la grande suggestione della Motor Valley. 
 
CRITICITA' STRUTTURA E MOTIVI DELL'INTERVENTO DI PRIMO STRALCIO

A seguito di rilievo dei cinematismi del fabbricato, dei suoi elementi strutturali e tecnici e dell'analisi dello stato di degrado dei materiali eseguito tramite prove e campionamento sul posto; è emerso che le principali vulnerabilità rilevate nel fabbricato denominato salone dell'Arengo in Palazzo del Podestà allo stato attuale sono:
  •     la mancanza di cordoli ai piani in grado di garantire un comportamento scatolare alla struttura e al contempo prevenire eventuali collassi fuori dal piano;
  •     mancanza di connessione tra il solaio di copertura e le pareti portanti;
  •     snellezza eccessiva delle pareti esterne dell’ultimo piano del corpo principale. Tale vulnerabilità, insieme alla mancanza di un vincolo in sommità, può innescare meccanismi di ribaltamento semplice;
  •     degrado degli elementi lignei di copertura per marcescenza delle teste di alcune capriate. Legata a condizioni manutentive (efficienza del manto di copertura e dei sistemi di raccolta delle acque) o di decadimento fisico (fattori di naturale invecchiamento e/o attacco biologico), la riduzione dell’efficienza della connessione parete – copertura può portare la struttura a non assolvere più la funzione di solidarizzazione tra murature;
  •     capriate in legno prive di calettature efficaci e di ferramenta di collegamento dei nodi;
  •     elementi di presidio presenti nella fabbrica quali i tiranti metallici che risultano inefficaci per mancato tensionamento o inadeguati per fattori specifici (sezione ridotta, capochiave sottostimati per dimensioni o forma, errato posizionamento);
  •     particolare distribuzione di fori nelle pareti murarie portanti. Lo sfalsamento degli allineamenti verticali delle aperture altera il funzionamento meccanico delle pareti rispetto allo schema a fasce orizzontali e maschi verticali, inducendo a maggiori sollecitazioni le fasce orizzontali. Inoltre la sovrapposizione di fori sfalsati determina una linea preferenziale per la formazione di distacchi lungo la verticale.
Risulta quindi di prioritaria importanza eseguire interventi locali per ripristinare la sicurezza del fabbricato. 
Il primo stralcio dei lavori riguarda quindi la messa in sicurezza del fabbricato, il restauro e risanamento conservativo oltre a interventi locali di carattere strutturale.
A questo intervento si susseguiranno interventi suddivisi in ulteriori stralci volti alla rifunzionalizzazione impiantistica e tecnoclogica del fabbricato, oltre a stralci mirati all'allestimento degli ambienti con l'obiettivo di giungere a completamento di tutti gli interventi e al collaudo dell'opera entro dicembre 2019.

DESCRIZIONE DELL'INTERVENTO - primo stralcio funzionale


I lavori risultano prioritari a causa del degrado del coperto e allo spiombamento delle facciate verso le piazze a causa dello stato di degrado.

I lavori di consolidamento del salone riguardano sia interventi sulla copertura che sulle strutture murarie.

Restauro e risanamento conservativo strutture Biblioteca MIC

A partire dal 1981 venne redatto un progetto generale di restauro e completamento del Museo Internazionale delle Ceramiche, che ha visto succedersi le varie fasi di intervento fino al 2010.
Nel 1999 venne predisposto il progetto di restauro della Biblioteca del Museo Internazionale delle ceramiche, che non ebbe seguito tramite accantieramento ed esecuzione del restauro. Il progetto venne denominato “Biblioteca e bussola d’Ingresso”. Per mancanza di risorse il progetto non ebbe seguito.
Attualmente è stato predisposto uno Studio di fattibilità tecnico finanziario di restauro complessivo dell'ala del Museo volto a ripristinare la fruibilità del piano primo della Biblioteca ed annessa sala lettura. Lo Studio di fattibilità complessivo è stato approfondito nel Primo Stralcio di intervento tramite progettazione Definitiva ed Esecutiva.

Il Primo stralcio di intervento, attualmente accantierato, prevede la messa in sicurezza strutturale del fabbricato tramite il consolidamento del coperto (che è stato oggetto di recenti lavori di messa in sicurezza in somma urgenza nel 2015/2016). Alcuni dei nodi delle capriate esistenti presentavano evidente stato di labenza. Per scongiurare il possibile crollo di 2 capriate si è proceduto ad un intervento di somma urgenza al fine di mettere in sicurezza l'accesso del Museo (scalone).

Tuttavia dai sondaggi eseguiti nel corso dei lavori e dalle valutazioni tecniche e strutturali è emersa la necessità di procedere nel breve periodo al consolidamento del coperto che prevede le seguenti principali fasi:

Lavori di riqualificazione del quadrilatero parco Bucci (Via Medaglie d'Oro - Via Marozza)

Si è svolto nei mesi di giugno/luglio 2017 un intervento di riqualificazione del quadrilatero Via Oberdan – Via Medaglie d'Oro – Via Marozza – ferrovia Faenza/Firenze che ha previsto la sistemazione dei vialetti ciclopedonali esterni al parco Bucci e delle aree esterne di pertinenza alle strutture sportive contigue.
I vialetti presentavano in vari tratti uno stato di dissesto e sgranamento della pavimentazione esistente in conglomerato bituminoso, con cedimenti parziali delle fasce di margine.
In particolare le lavorazioni eseguite si possono così riassumere:
- consolidamento della pavimentazione dei vialetti ciclopedonali in alcune zone, mediante scarifica fino alla profondità di cm. 30 con successivo riempimento di materiale misto stabilizzato e conglomerato bituminoso (binder);
- messa in quota di pozzetti, caditoie e chiusini;
- realizzazione del tappeto d’usura dello spessore di cm. 3, compresa la formazione di alcune nuove superfici asfaltate nella zona dell'ingresso alla nuova ala della Piscina comunale e all'incrocio di Via Marozza/Via Medaglie d'Oro;
- trattamento a base di emulsione e sabbia di intasamento su tutta la superficie;
- rifacimento della segnaletica orizzontale;
- ricarica delle fasce laterali dei percorsi pavimentati con misto stabilizzato o terreno vegetale;
- installazione di paletti dissuasori di sosta;
- esecuzione della segnaletica orizzontale.
Di seguito si riporta la documentazione fotografica relativa ai percorsi ciclopedonali del quadrilatero, prima e dopo l'intervento.

 
 










Lavori di rifacimento del manto stradale in Viale Stradone

Nel periodo maggio/giugno 2017 è stato realizzato un intervento di rifacimento completo del manto stradale in Viale Stradone, in coordinamento con la realizzazione dei nuovi attraversamenti pedonali previsti dal progetto attuativo del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS).
L'intervento è stato condotto dopo la preventiva esecuzione di opere di consolidamento profondo di alcune parti della pavimentazione stradale, dove si erano rilevate condizioni di notevole dissesto con tendenza ad un progressivo cedimento.
In particolare le lavorazioni eseguite si possono così riassumere:
- consolidamento della sede stradale in alcune zone, mediante scarifica fino alla profondità di 1 m. con successivo riempimento di materiale misto stabilizzato (spessore 50 cm.), misto cementato (spessore 40 cm.) e binder (spessore 10 cm.);
- fresatura della pavimentazione stradale esistente;
- messa in quota di pozzetti, caditoie e chiusini;
- realizzazione del tappeto d’usura dello spessore di cm. 3.
Di seguito si riporta la relativa documentazione fotografica, prima, durante e dopo l'intervento.



Lavori di rifacimento del manto stradale in diverse vie del centro urbano

Nel corso della primavera/estate 2017 sono stati realizzati interventi di rifacimento completo del manto stradale in diverse vie del centro urbano di Faenza, dove sussistevano condizioni di evidente deterioramento della pavimentazione esistente in conglomerato bituminoso.
In particolare le lavorazioni eseguite si possono così riassumere:
- fresatura della pavimentazione stradale esistente;
- messa in quota di pozzetti, caditoie e chiusini;
- consolidamento ed adeguamento puntuale della pavimentazione stradale, ove risultava necessario, mediante scarifica profonda e successivo riempimento di materiale misto stabilizzato e conglomerato bituminoso (binder);
- nei tratti maggiormente avvallati e dissestati, posa di guaina bituminosa per una migliore ripartizione delle sollecitazioni provocate dal transito degli autoveicoli;
- realizzazione del tappeto d’usura dello spessore di cm. 3;
- trattamento a base di emulsione e sabbia di intasamento su tutta la superficie;
- rifacimento della segnaletica orizzontale.
 
Le strade interessate dall'intervento sono state:
    - Corso Garibaldi (tratto compreso tra Viale IV Novembre e Via Caldesi)
    - Via Bondiolo (intero tratto)
    - Via Torretta (intero tratto)
    - Via De Gasperi (tratto compreso tra il Lungofiume Quadrone e Via Cicognani e tratto strada secondaria interna civici dal 34 al 40)
    - Via Ragazzini (intero tratto)
    - Via Firenze (tratto compreso tra Via Bertoni e Via Zamboni)
    - Via Costa (vialetto pedonale in fregio al parco)

Di seguito si riporta la documentazione fotografica relativa alle strade sopra indicate, prima e dopo l'intervento.

Corso Garibaldi