Restauro e risanamento conservativo strutture Biblioteca MIC

A partire dal 1981 venne redatto un progetto generale di restauro e completamento del Museo Internazionale delle Ceramiche, che ha visto succedersi le varie fasi di intervento fino al 2010.
Nel 1999 venne predisposto il progetto di restauro della Biblioteca del Museo Internazionale delle ceramiche, che non ebbe seguito tramite accantieramento ed esecuzione del restauro. Il progetto venne denominato “Biblioteca e bussola d’Ingresso”. Per mancanza di risorse il progetto non ebbe seguito.
Attualmente è stato predisposto uno Studio di fattibilità tecnico finanziario di restauro complessivo dell'ala del Museo volto a ripristinare la fruibilità del piano primo della Biblioteca ed annessa sala lettura. Lo Studio di fattibilità complessivo è stato approfondito nel Primo Stralcio di intervento tramite progettazione Definitiva ed Esecutiva.

Il Primo stralcio di intervento, attualmente accantierato, prevede la messa in sicurezza strutturale del fabbricato tramite il consolidamento del coperto (che è stato oggetto di recenti lavori di messa in sicurezza in somma urgenza nel 2015/2016). Alcuni dei nodi delle capriate esistenti presentavano evidente stato di labenza. Per scongiurare il possibile crollo di 2 capriate si è proceduto ad un intervento di somma urgenza al fine di mettere in sicurezza l'accesso del Museo (scalone).

Tuttavia dai sondaggi eseguiti nel corso dei lavori e dalle valutazioni tecniche e strutturali è emersa la necessità di procedere nel breve periodo al consolidamento del coperto che prevede le seguenti principali fasi:

• sostituzione delle capriate ammalorate in modo irrversibile;
• sostituzione delle travi tarlate o con evidente stato di marcescenza indotto da infiltrazioni piovane;
• chiusura di abbaini realizzati negli anni '60 che non soddisfano il requisito minimo di tenuta all'acqua;
• realizzazione di cordolo di bordo  leggero, realizzato al fine di rendere meno labile la scatola muraria, poco controventata da murature ortogonali ai piani longitudinali (al piano primo);
• sostituzione dei tavelloni in laterizio forato (prime due campate) al fine di alleggerire il coperto e dei sottostati travicelli di dimensione 4x6 cm distanziati 50/60 cm, con doppio tavolato ligneo con lo scopo di rendere il coperto più stabile e solidale alle chiusure verticali;
• sostituzione delle tavelle in laterizio pieno al fine di alleggerire il coperto e dei sottostati travicelli distanziati 35 cm con doppio tavolato ligneo con lo scopo di rendere il coperto più stabile e solidale alle chiusure verticali;
• tutti gli interventi sopra descritti sono necessari ai fini del consolidamento del coperto che attualmente non è verificato per carichi da neve;
• integrazione della ferramenta esistente e ripristino delle carpenterie metalliche, chiodature, ecc.
• rifacimento degli sporti di gronda con sporto in tavelle in laterizio a vista (piene) e travicelli opportunamente dimensionati e sagomati;
• esecuzione di guaina al fine di preservare la struttura sottostante da infiltrazioni di acqua;
• riposizionamento nel coperto dei coppi vecchi (sopra) e integrazione con coppi nuovi nella parte sottostante non a vista, al fine di ripristinare il manto di copertura ed installazione di linea vita;
• sostituzione di lattoneria il lamiera zincata (su viale Baccarini) con lattoneria in rame (scossaline, linea di gronda e pluviali) e inserimento di barilotti in ghisa tradizionali ove necessario;
• Chiusura di finestroni a nastro eseguiti intorno agli anni '50 nel dopoguerra e realizzazione di finestre ed infissi analoghi a quelli del restante corpo di fabbrica, tali nuovi infissi dovranno garantire sicurezza all'intrusione, la tenuta all'acqua, il confort acustico e termico;
• ripristino intonaci e tinteggiature, assistenze murarie ed adattamenti;
• lavori elettrici nel sottotetto quali sostituzione di cavi al fine di ridurre carichi insistenti sulla struttura e rischio di incendio, adattamenti QE esistenti e installazione di nuovo QE al piano della sala lettura oltre a ulteriori lavori meglio descritti negli elaborati di dettaglio relativi agli impianti;
• Realizzazione di controventi in acciaio e appoggi.
Non verranno toccati gli arredi originali, che verranno preservati in sede durante i lavori di restauro con idonea protezione.




Alcuni lavori sono propedeutici alla previsione di un nuovo impianto antincendio e rilevazione fumi, che sarà oggetto di un futuro secondo stralcio e progettazione e che non è  compreso nel presente appalto.
La sostituzione del pianellato in tavelle in laterizio (sia forate che piene) consentirà di evitare il rischio di sfondamento legato al pericolo di slittamento di coppi e tavelle, allo stesso tempo il doppio tavolato ligneo permetterà al coperto di lavorare in maniera più solidale, tenuto conto che il primo piano della biblioteca a differenza del piano terra, ha subito rimaneggiamenti ed esecuzione di partizioni interne in falso piano. Il corpo di fabbrica stretto e lungo, viene ben controventato da volte in muratura solo al piano terra, mentre al piano primo risulta poco controventato.
I setti murari interni che legano il fabbricato sono solo due.
Nell'intervento eseguito in somma urgenza tra il 2015 e il 2016 emerse anche un fuori piombo delle pareti longitudinali di vari centimetri, ad ulteriore testimonianza che da un punto di vista di consolidamento strutturale occorre cercare di rendere la scatola muraria più legata e coesa, evitando di irrigidirla o appesantirla troppo, da un lato realizzando il solaio di copertura col doppio tavolato ligneo non a vista e dall'altro realizzando una leggera cordolatura perimetrale di contenimento.
Gli interventi di carattere impiantistico sono volti a preservare l'integrità dei documenti, aumentare il livello di sicurezza e controllo dei beni ivi conservati data l'importanza della biblioteca specialistica e dei volumi qui conservati.
Foto: infissi esistenti nelle sale della biblioteca, con tapparelle e saracinesche.
Rispetto all'area cortilizia interna si intende ripristinare il prospetto originale prospiciente le confinanrti “case del Clero”, attigue a San Maglorio. Negli anni '50 le finestre di forma rettangolare e simmetriche rispetto al portico originale, vennero trasformate in finestre a nastro, che hanno svuotato parte del prospetto e sono dissonati con il resto del corpo di fabbrica.