SCUOLA MATERNA L. BELLINI

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La nuova scuola materna sorge a Faenza appena fuori dal centro storico nella zona nord di Faenza. Tavole grafiche illustrative del progetto: TAV 01 TAV 02 TAV 03
La scuola è stata ricavata ristrutturando un ex fabbricato colonico in stato di abbandono considerato un'importante testimonianza di insediamento rurale inglobato nel tessuto della città. Obiettivo del progetto, oltre al recupero delle strutture esistenti, era la realizzazione di un complesso funzionale e accogliente. L'idea principale è la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica, di connessione tra gli edifici da recuperare, nodo centrale sotto l'aspetto funzionale ed architettonico.

Esso è caratterizzato da forme organiche in contrapposizione ai volumi semplici e lineari dei fabbricati preesistenti. La struttura in legno della copertura, composta da falde triangolari é sorretta da colonne in acciaio con sviluppo ad albero. L'atrio è uno spazio caldo e accogliente che si adatta particolarmente alle attività comuni e speciali della nuova scuola materna. Le quattro sezioni scolastiche sono state ricavate al piano terra mentre il piano superiore dell'ex casa colonica è adibito in parte a dormitorio e in parte a giardino. L'aspetto funzionale é accompagnato dalla volontà progettuale di creare degli spazi intermedi tra interno ed esterno come filtro a protezione degli ambienti confinati. Il giardino pensile o giardino d'inverno, risulta esterno ed aperto rispetto agli agenti atmosferici, ma interno dal punto di vista architettonico. Alcune scelte di progetto sono al tempo stesso concetti formali e pedagogici: i bambini che passeranno parte del loro tempo in strutture accoglienti, organiche e naturali saranno più portati al rispetto dell'ambiente e del mondo che li circonda. I materiali utilizzati quali il laterizio a vista, l'intonaco a calce tinteggiato con colori tenui, le strutture di copertura con legno a vista riprendono le tradizioni costruttive della campagna faentina. La reinterpretazione delle forme tradizionali dell'architettura rurale, con alternanza tra simmetrie ed asimmetrie racchiudono invece aspetti innovativi. Gli impianti a servizio del complesso scolastico perseguono il basso impatto "ecologico". Oltre al collegamento al teleriscaldamento e all'utilizzo del riscaldamento con pannelli radianti a pavimento, vi è l'uso dei pannelli fotovoltaici e solari.